Venerdì 11 novembre, alle 18.30 presso la sala Carroponte dei Frigoriferi Milanesi, si è tenuto l’evento Tecnomemorie, di cui protagonisti sono state l’installazione The land after time (Teresa Prati, 2022) e l’opera audiovisiva Not even a God can understand a girl with a smartphone (Jennifer Victoria Barberi, 2022). L’incontro tra le due opere ha dato modo di attuare una riflessione con le artiste e il pubblico sulle tematiche alla base dei due lavori: il rapporto tra tempo, materia e memoria, l’affettività verso e attraverso il digitale, e cosa rimarrà di noi.
The land after time 2022, video monocanale, 9’42”, colore, suono, 1920×1080
Installazione: stampe 3d, gesso, argilla autoindurente
The land after time è un video essay composto da materiale originale e found footage, diviso in tre parti tematico/visive. I concetti di tempo, memoria e materialità collegano i capitoli con l’aiuto della voce registrata dell’artista che intesse una storia tra fatti scientifici e poesia.
Not even a God can understand a girl with a smartphone 2022, video monocanale, 2’50’’, colore, suono, 4K
Attraverso un atto performativo che riproduce le modalità degli antichi lamenti funebri meridionali, passato e presente convergono in un insieme di gesti, suoni e parole. In questo modo, l’opera ragiona sul nostro approccio alla tecnologia: oltre che feticci irresistibili, gli oggetti tecnologici divengono i protagonisti di assurdi rapporti emotivi con gli umani.
Teresa Prati (1999) è un’artista multidisciplinare laureatasi all’Accademia di Belle Arti di Bergamo nel triennio di Nuove Tecnologie per l’Arte. La sua ricerca si focalizza sui temi della memoria, del tempo e della sua percezione e dell’essenza degli oggetti. Ha partecipato a diverse mostre collettive tra cui My heartshaped fiskekake won’t fit in my suitcase (Gallery Taxi, Bergen, 2022), FARE PRESENTE (Spazio Giacomo, Bergamo, 2021) e Maratona di Visione (online show, 2021). Ha preso parte a progetti editoriali come KULTURMILK e Loopera, presentati alla nona edizione di SPRINT! Fiera di Editoria Indipendente (2021), e ad eventi audiovisivi come Ibrida Festival (Exatr, Forlì, 2021) o Latent City (BEK, Bergen, 2020).
Jennifer Victoria Barberi (1998) è un’artista multidisciplinare e studia all’Accademia di belle Arti di Bergamo, dipartimento di Nuove Tecnologie per l’Arte. La sua pratica si serve delle immagini in movimento e del disegno per mediare aspetti complessi della realtà che abita e le relazioni che intrattiene con essa, come ad esempio il controverso rapporto emotivo con i propri oggetti tecnologici. Con Not even a God can understand a girl with a smartphone ha partecipato alle rassegne video Fenditure (Spazio Giacomo, Bergamo, 2022) e Feminist Future curata da Edith Van Elzen e Pleun Gremmen in occasione dell’Internationales Frauen*Theaterfestival (Francoforte, 2022).